ELVIS, il ritorno al cinema di Baz Luhrmann

Presentato in anteprima al Festival di Cannes e nominato a 8 premi Oscar, ELVIS sancisce il ritorno al cinema del regista australiano dopo “Il Grande Gatsby”

Una scena del film

“20 Gennaio 1997. Il colonnello Tom Parker, controverso manager del Re del Rock, è sul letto di morte. L’uomo coglie l’occasione per raccontare la sua versione dei fatti, iniziando dal momento in cui a Memphis si era imbattuto nel disco di un giovane artista bianco dalle sonorità afroamericane che cantava il blues. Tramite vari flashback i ripercorre la vita di Elvis Presley da quando era bambino, passando per il controverso rapporto con il colonnello, il successo mondiale e il matrimonio con Priscilla, fino alla sua morte avvenuta nel 1977 a soli 42 anni”

IL RITORNO DI LUHRMANN

Baz Luhrmann ritorna al cinema con il biopic sul Re del Rock, Elvis Presley. Il regista australiano torna dietro la cinepresa 9 anni dopo il suo ultimo film IL GRANDE GATSBY e lo fa tornando al suo genere prediletto ovvero il musical. Luhrmann decide di raccontare la vita di Elvis da un punto di vista al quanto inedito, quello del suo manager il Colonnello Tom Parker e lo racconta con lo stile che lo contraddistingue: scintillante e maestoso. Ma, come per la vita di Elvis, non è tutto oro quello che luccica.

AUSTIN BUTLER IN STATO DI GRAZIA

Una scena del film

Ad interpretare Elvis Presley è Austin Butler, giovane attore che molti conosceranno, come me, dai tempi di Disney Channel ma che fino ad ora non aveva mai avuto ruoli di una tale importanza. E si dimostrato all’altezza dell’ardua sfida; Butler si è calato completamente nella parte del Re del Rock, arrivando addirittura ad avere problemi con la sua voce tanto che, ancora oggi, sta cercando di sbarazzarsi dell’accento dell’artista di Memphis. Un’interpretazione di altissimo livello la sua, tanto da essere in corsa per l’Oscar ma che, a mio avviso, è carente in qualcosa. Ma che cosa? Le emozioni.

“Ci sono tante persone che parlano tanto. Ma alla fine dovete ascoltare solo voi stessi “

ELVIS PRESLEY

POCHE EMOZIONI

Quando prima ho detto che non è tutto oro quello che luccica mi riferisco proprio a questo, la carenza di emozioni. Perché ELVIS, per quanto sia un film tecnicamente impeccabile ed esteticamente molto bello con un Austin Butler in stato di grazia e un Tom Hanks in un ruolo completamente diverso a quelli in cui siamo abituati a vederlo, è carente di sentimenti se non in 2 o 3 scene che in un film che dura più di 2 ore e mezza è un po’ poco. E proprio per questo motivo trovo che ELVIS non sia il miglior film di Baz Luhrmann. Lo so, forse sono un po’ troppo critica però considerando che uno dei film e musical preferitui, Moulin Rouge, è una pellicola di Luhrmann e li la carica emotiva è altissima e capirete che quando qui non l’ho ritrovata ci sono rimasta un po’ male. È anche vero che ELVIS è un biopic e stai raccontando la vista di qualcuno ma non penso che la vita di Elvis Presley sia stata prima di emozioni, anzi penso proprio il contrario.

Una scena del film

CONCLUSIONE

ELVIS è un ottimo film, mi è piaciuto, l’ho guardato molto volentieri anche se l’ho trovato un po’ troppo lungo e ve lo consiglio. Non ci troviamo davanti ad un capolavoro e onestamente la nomination all’Oscar come Miglior Film la trovo un tantino esagerata ma comunque ne vale la pena anche solo per vedere l’eccellente performance di Austin Butler e riascoltare le magnifiche canzoni di Elvis Presley.

E qui mi fermo. Grazie mille ha chiunque legga questi mie pensieri scritti, ci rileggiamo al prossimo film o serie tv.

XOXO

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